Cresce in me
la voglia di conoscerti
,di sentire
recitate
parole sconosciute
come una magia
arriveranno al cuore
fragili tormenti
e pene d'amore
guarderò
la tua bocca mentre
fiori verranno
proiettati nell'immenso
ed il cuore
gioirà
ed il corpo
inchinerà
e gli occhi miei
si bagneranno
di lacrime
gioiose
"udite udite"
menestrello che vaga
per i vicoli
cantando stornelli
arriva arriva
"il maestro"
è pronto
oramai
seduti in attesa
siamo pronti per udire
piangi vita
inerme in un letto
bianco
soffice
nell'aria odore di cloro
igienizza
forbisci
fredda la stanza
che calda vuol essere
il sole non vedo
ma calore ne sento
ormai qui giaccio
e ricordi rincorro
pensieri
presenze
voci
torna a trovarmi
le paure
mi soffoca il buio
la notte
ombre mi guardano
soffi sul viso
e continuo a piangere
su questo corpo
che mio più non è
aspetto senza movimento
l'attesa perdura
in questo angolo
preso in affitto
per un tempo ormai
breve
e morte rincorre
l'anima mia
che torbida e scura
nelle nebbie scompare.
gigia.
